“Cani che giocano a poker “ è una serie di 9 dipinti che furono commissionati al pittore e fumettista statunitense Cassius Marcellus Coolidge dall’Agenzia pubblicitaria Brown & Bigelow.
Breve biografia di Cassius Marcellus Coolidge
Non si hanno molte notizie sull’artista, neanche sui siti in lingua inglese.
In parole povere è un artista di talento che è finito nel dimenticatoio com’è accaduto per molti altri artisti, sia nel passato, sia nel presente.
È stato un fumettista e pittore americano, noto principalmente per la sua serie di dipinti Dogs Playing Poker (Cani che giocano a poker).
Firmava le sue opere come Kash Koolidge, il nomignolo che gli avevano affibbiato i suoi familiari.
Era nato il 18 settembre del 1844 ad Anversa, NY da agricoltori quaccheri ed era cresciuto a Filadelfia nella fattoria di famiglia.
Non aveva frequentato nessuna scuola d’arte ma era un autodidatta.
Nei primi anni del 1860 aveva lasciato la fattoria dei suoi genitori e intrapreso diversi lavori per vivere.
La sua carriera artistica era iniziata poco più che ventenne come disegnatore di fumetti per un giornale locale, in seguito tra il 1864 e il 1872 alternò il lavoro di disegnatore con il lavoro come commesso di farmacia e pittore d’insegne, poi le scarne notizie ci dicono che lavorò in banca e presso un giornale.
Alla fine, si trasferì a Rochester, dove iniziò a dipingere cani in situazioni umane.
Nel 1903 l’agenzia pubblicitaria Brown & Bigelow gli commissionò 16 dipinti che raffiguravano cani in situazioni umane o cani antropomorfi.
La serie di dipinti doveva servire per una campagna pubblicitaria sulle sigarette e i sigari, 9 di questi dipinti raffiguravano cani che giocavano a poker.
Il 13 gennaio del 1934 Cassius Marcellus Coolidge morì, lasciando un segno indelebile nella cultura pop americana.
Dogs Playing Poker (Cani che giocano a poker.)
Questa è la serie dei 16 dipinti con i loro titoli e temi:
- Un cane da scapolo – un cane che legge la posta;
- Un audace bluff – poker;
- Causa per violazione della promessa – testimonianza in tribunale;
- A Friend in Need – poker;
- Capodanno a Dogville – festa da ballo liscio;
- Uno per pareggiare due per vincere – baseball;
- Pizzicato con quattro assi – poker, gioco d’azzardo illegale;
- Simpatia per il poker – poker;
- Post Mortem – poker, cameratismo;
- The Reunion – fumare e bere, cameratismo;
- Cavalcando la capra – Iniziazione massonica;
- Sedersi con un amico malato – poker, relazioni di genere;
- Straniero in campo – poker, campeggio;
- Dieci miglia a un garage – viaggi, problemi con la macchina, lavoro di squadra;
- Waterloo – poker;
- Partita a poker – poker.
Ognuno di tali dipinti raffigura un gruppo di cani di diverse razze, alcuni con aspetto antropomorfo e altri con un’anatomia feral seduti a un tavolo da gioco e impegnati in una partita di poker, mentre bevono, conversano, fumano o barano.
Alcuni di questi dipinti sono rifacimenti di quadri famosi raffiguranti persone che giocano a carte come i quadri di Caravaggio, Georges De La Tour e Paul Cezanne.
In lingua inglese feral significa selvaggio, selvatico e si usa questo termine per indicare un personaggio completamente di forma animale e le cui uniche caratteristiche umanoidi riguardano l’aspetto psicologico e comportamentale, come ad esempio il linguaggio e l’intelligenza.
Invece antropomorfismo significa la tendenza ad attribuire aspetto, facoltà e destini umani a figure immaginarie, animali e cose.
I dipinti di Cassius utilizzati inizialmente nella campagna pubblicitaria per il tabacco, poi furono usati per produrre cartoline e calendari, diventando verso la seconda metà del ‘900 un simbolo della cultura pop.
La serie originale dipinta da Coolidge fu seguita nel 1910 da un ultimo dipinto del genere, intitolato Looks Like Four of a Kind.
Il 15 febbraio 2005 le tele originali dei pezzi A Bold Bluff e Waterloo furono venduti all’asta a un acquirente anonimo per 590.400 dollari.
Il primo dipinto della serie, dal titolo Poker Game del 1894 è stato venduto per 658.000 dollari nel 2015.
Anche oggi i nostri simpatici amici a 4 zampe sono usati nella pubblicità, sia per prodotti inerenti la cura, il nutrimento e la salute degli animali stessi, sia in situazioni diverse con gli esseri umani.
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