armonia, leggerezza e libertà
Henri Matisse (1869 – 1954), uno dei pittori più celebri del XX secolo e pioniere del movimento Fauve, è celebre per il suo uso vibrante del colore e le sue forme audaci.
Tuttavia, oltre alle sue opere che hanno trasformato il mondo dell’arte, c’è un aspetto più intimo e personale della sua vita: l’amore per i gatti. I felini non solo erano una costante compagnia per l’artista, ma divennero anche una fonte d’ispirazione che si manifestò in varie opere e dettagli della sua produzione.
Nella sua casa-studio, dove creava capolavori che esploravano nuovi orizzonti dell’arte moderna, i gatti erano spesso presenti. Questi eleganti ed enigmatici animali, con il loro comportamento tranquillo e i movimenti aggraziati, sembravano incarnare alcuni dei valori estetici che Matisse perseguiva nelle sue opere: armonia, leggerezza e libertà.
I gatti offrivano a Matisse una compagnia silenziosa ma espressiva. La loro presenza calma e la loro indipendenza rispecchiavano l’approccio del pittore all’arte, caratterizzato dalla ricerca di un equilibrio tra il caos e la tranquillità. Inoltre, la natura contemplativa del gatto, con il suo comportamento osservatore e distaccato, rifletteva l’atteggiamento stesso di Matisse, che spesso s’immergeva profondamente nella contemplazione dei colori e delle forme.
I gatti nelle opere di Matisse
Sebbene i gatti non siano stati sempre il soggetto principale dei dipinti di Matisse, appaiono in alcune delle sue opere, a volte in modo sottile e quasi nascosto. Un esempio interessante è il disegno del 1939, “Gatto accovacciato”, dove un felino è raffigurato in una posa rilassata. Il tratto essenziale e stilizzato che caratterizza il disegno mostra la capacità di Matisse di catturare l’essenza dell’animale con pochi tocchi rapidi e decisi, tipici del suo stile maturo.
In altre opere, i gatti compaiono come compagni di scena, aggiungendo un tocco di vita quotidiana e intimità. Matisse, che amava lavorare con il collage soprattutto negli ultimi anni della sua vita, combinava ritagli di carta colorata in forme che ricordano le curve morbide e fluide del corpo di un gatto.
Uno dei quadri più famosi di Matisse è il bellissimo Le chat aux poissons rouges che si può ammirare a Mosca, al Museo Puškin.
Considerazioni
L’amore per i gatti di Matisse è stato condiviso anche con altri artisti e ammiratori. È noto, ad esempio, che durante la sua lunga amicizia con Pablo Picasso, un altro amante dei gatti, i due artisti discutevano spesso delle loro affinità per questi animali. Anche se il modo in cui i due artisti trattavano il soggetto era differente, entrambi condividevano l’ammirazione per la natura enigmatica e indipendente del gatto.
Oggi, per chi guarda alle opere di Matisse, i suoi gatti ci ricordano che anche i dettagli più semplici della vita quotidiana possono diventare parte di un universo artistico di straordinaria bellezza.