Intimita’ e dolcezza
La Madonna della Gatta di Federico Barocci
Visita di Sant’Elisabetta, con San Giovanni Battista e San Zaccaria, alla Madonna col Bambino e San Giuseppe, detta Madonna della Gatta, dipinta da Federico Barocci intorno al 1598, è un’opera che affascina per la sua intimità e dolcezza. Conservata al Museo degli Uffizi a Firenze, questo quadro rappresenta un momento di serena quotidianità nella Sacra Famiglia, evidenziato dall’interazione tra i personaggi e un piccolo dettaglio curioso: una gatta.
La scena del quadro è vista attraverso un portone di legno: a sinistra San Giuseppe scosta la tenda per fare entrare Santa Elisabetta con il piccolo Giovanni, seguiti da San Zaccaria visibile a destra.
Maria, mentre culla Gesù e legge un libro di preghiere, accoglie con gioia la parente. Gli strumenti da lavoro di Giuseppe e il cesto di cucito di Maria, in primo piano, evocano la vita modesta ma dignitosa della famiglia di Gesù Cristo, arricchita dalla tenerezza della gatta accoccolata tra le pieghe dell’abito della Madonna. Sullo sfondo, la finestra offre una spettacolare veduta di Urbino con le torri di Palazzo Ducale.
Federico Barocci, infatti, era nato a Urbino nel 1528, oppure secondo altre fonti nel 1535.
Il dettaglio della gatta aggiunge un senso di realismo e quotidianità alla scena sacra, avvicinandola alla vita reale dello spettatore. Federico Barocci, maestro del Manierismo e precursore del Barocco, si distingue per la sua capacità di fondere il divino con il terreno.
La sua tavolozza dai colori luminosi e vibranti, insieme alla delicatezza dei gesti e delle espressioni, crea un’atmosfera d’intima spiritualità.
Visitare gli Uffizi e ammirare la Madonna della Gatta significa immergersi in un capolavoro che celebra la sacralità della vita quotidiana, rendendo accessibile l’eterno attraverso la semplicità del momento.
L’inclusione della gatta nel quadro di Federico Barocci è un elemento che può parlare profondamente agli amanti degli animali. Questo dettaglio non è casuale, ma rivela la sensibilità del pittore verso il mondo naturale e il suo desiderio di rendere la scena sacra più umana e intima.
La presenza della gatta, accovacciata in un atteggiamento sereno, evoca la familiarità e il conforto che gli animali domestici portano nelle nostre vite quotidiane. In un contesto sacro, come quello della Sacra Famiglia, il ruolo della gatta può essere visto come simbolo di calore domestico, tranquillità e protezione.
Considerazioni
Per gli amanti degli animali, questo gesto artistico rivela quanto gli animali siano parte integrante della nostra esistenza, anche nei momenti più profondi e spirituali. Il grande pittore, inserendo un animale domestico come una gatta in una scena così delicata, invita lo spettatore a riflettere sull’armonia tra l’uomo, il divino e la natura.
La gatta, con la sua presenza discreta ma espressiva, diventa un ponte tra il sacro e il quotidiano, ricordandoci che l’amore e la cura per ogni creatura sono elementi fondamentali della nostra umanità.
CREDITI IMMAGINE COPERTINA: https://www.uffizi.it/opere/madonna-della-gatta-barocci