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Gli amanti di mia moglie
Articolo a cura di Rosa Maria Garofalo

La storia di un quadro famoso e di un’eccentrica miliardaria

Nell’anno 2015 il quadro dal titolo My wife’s lovers ossia ‘Gli amanti di mia moglie’ è stato comprato all’asta di Sotheby’s per 826 mila dollari.
L’anonimo compratore si aggiudicò questo quadro gigante dalle misure di 1,82 m x 2,52 m che rappresenta ben 42 gatti che appartenevano alla miliardaria americana Kate Birdsall Johnson.
Il quadro fu commissionato alla fine del 1800 al pittore austriaco Carl Kahler dall’eccentrica miliardaria americana.
Kahler era un artista ritrattista, specializzato anche nel ritrarre animali, specialmente cavalli, ma che non aveva mai dipinto un gatto.

Carl Kahler, un pittore austriaco

Carl Kahler nacque a Linz in Austria nel 1856, studiò all’accademia di Belle Arti di Monaco di Baviera e dopo la fine dei suoi studi, si trasferì a Parigi per perfezionare il suo stile prima di stabilirsi nuovamente a Monaco di Baviera.
Nel 1885 emigrò in Australia e lavorò fino al 1890 a Melbourne, dove dipinse tre quadri della Melbourne Cup. Uno di questi quadri, The Betting Ring è degno di nota perché ogni persona della folla è un ritratto individuale.
In seguito, l’artista emigrò negli Stati Uniti, dove la miliardaria americana Kate Birdsall gli commissionò un quadro che ritraesse i suoi amatissimi gatti persiani e d’Angora.
In tutto la ricchissima signora americana possedeva ben 350 gatti accuditi, serviti e riveriti dalla servitù.

Kate Birdsall Johnson, un’eccentrica miliardaria

Kate Birdsall sposata Johnson era una ricchissima signora dell’alta società americana che viveva in California.
Nacque nel 1833 e mori nel 1893, era una filantropa e collezionista d’arte, e un’eccentrica miliardaria amante dei gatti o come si direbbe oggi una gattara, solo che i gatti della signora Johnson, non erano gatti randagi ma gatti di razza, acquistati dalla stessa.
Viveva con il marito nella loro tenuta di Buena Vista vicino alla città di Sonoma in California, dove aveva ben 350 gatti di razza, tra cui moltissimi d’Angora e persiani.
La miliardaria nel 1888 commissionò al pittore austriaco Carl Kahler un ritratto dei suoi amatissimi gatti.

Il quadro

Il pittore austriaco che fino allora non aveva mai dipinto un gatto, per tre anni si mise a studiare i gatti che poi furono immortalati nel famoso quadro.
I 42 gatti persiani e d’Angora erano i gatti preferiti dalla miliardaria e lei stessa pretese che il pittore li rappresentasse come principi, desiderava qualcosa di celebrativo per i suoi adorati felini, qualcosa ricco di emozioni e colori.
Carl Kahler si mise all’opera e, dopo aver ricevuto un acconto di 5mila dollari dell’epoca, una cifra notevole e di tutto rispetto, s’impegnò per disegnare i gatti e i toni serici dei loro mantelli.
Fra schizzi, bozzetti, osservazioni prolungate, ritratti dedicati ai singoli soggetti, l’artista finalmente completò il quadro nel 1891.
Il titolo del quadro “Gli amanti di mia moglie” fu imposto dal marito della signora Johnson, che doveva essere veramente stremato dall’eccessiva passione felina della sua consorte Kate.
Evidentemente il signor Johnson, si sentiva trascurato dalla moglie.
Lei aveva davvero un’esagerata passione per i felini e acquistava sia le razze raffinate sia i soggetti dal manto e dal comportamento particolare.
Osservando la composizione pittorica, al centro si nota un bellissimo gatto chiamato Sultano che era il suo preferito. La signora Johnson l’aveva visto durante un viaggio a Parigi e l’aveva trovato irresistibile.
Un aneddoto rivela che lei lo voleva ad ogni costo e pagò 3mila dollari, una cifra alta ma che, a quei tempi, era stratosferica. Il bellissimo gatto aveva attratto la sua fantasia, ma le era stato detto che non era in vendita. La miliardaria aveva chiesto quale fosse il suo valore.
Il proprietario aveva sparato una cifra altissima e lei l’aveva raddoppiata. Sultano era effettivamente un gatto molto bello e regale. Grande ed elegante, era dotato di un mantello bruno con tocchi di giallo, il petto era bianco e faceva ardere di luce i suoi grandi e magnetici occhi verdi.
Il gatto alla sinistra di Sultano è Sua Altezza, una superba e splendida gatta bianca d’Angora con gli occhi blu. Sua Altezza appare in un altro dipinto di Kahler, seduta su un tavolo coperto con una tenda blu di seta, con dei cuccioli bianchi d’Angora, i suoi cuccioli.
Infatti, questo bellissimo quadro di Kahler si chiama Ritratto di famiglia e fa parte di una collezione privata.
Insieme a Sultano e a Sua Altezza, altri quaranta felini completano lo straordinario ritratto di gruppo My wife’s lovers; le pose, le espressioni e le posture furono, come si diceva, acquisite in singoli disegni creati da Kahler nell’arco di tre anni. Non doveva esserci soltanto una somiglianza fisica, ma il pittore avrebbe dovuto cogliere anche il carattere di ogni singolo “amante” della signora Kate.
I gatti non hanno tutti il medesimo carattere e possiamo dire che l’artista ha saputo cogliere le diversità caratteriali di ciascun gatto rappresentato nel quadro.
Nel suo insieme il quadro è bellissimo, armonioso ed equilibrato nei toni di colore e pose dei gatti e quindi si può comprendere come esso divenne famoso in brevissimo tempo.
Effettivamente ebbe immediatamente un notevole successo e moltissime riproduzioni di stampe del quadro furono vendute; il quadro fu esposto con successo alle varie mostre di pittura e fu definito come “una delle più belle opere che rappresentano gatti, nel mondo” (Oakland Tribune, 4 febbraio 1930, p. 50 citazione).
La signora Birdsall Johnson morì nel 1893 e lasciò ben 500 mila dollari dell’epoca affinché qualcuno dopo la sua morte potesse prendersi cura dei suoi amati gatti.
Il pittore Carl Kahler invece morì nel 1906 nel disastroso terremoto di San Francisco.
Questo splendido quadro suscita in noi ammirazione e stupore, sia per la bravura e creatività dell’artista che lo dipinse, sia per la bellezza dei gatti ritratti.
I gatti persiani e d’Angora sono, per molti estimatori dei gatti, le razze più belle del mondo e, in effetti, non gli possiamo dare torto, ma tutti i gatti, anche quelli non di razza, sono belli e noi li amiamo così come sono.
Forse non arriveremo a comportarci come la miliardaria americana, ma nel nostro piccolo prendiamoci cura del nostro amico felino a quattro zampe e se ne abbiamo l’opportunità, potremo aiutare anche i nostri amici gatti che vivono da randagi, poiché essi non hanno la fortuna di vivere in una casa con un padrone affettuoso che si prende cura di loro.