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Adozione consapevole del gatto
Articolo a cura di Francesca Garioni
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Noi cerchiamo di dare tutte le indicazioni possibili per una buona convivenza con il gatto, con la consapevolezza che si tratta di un animale caratteriale ed imprevedibile, la cui amicizia si conquista col tempo.

Condividere la vita con un animale domestico, come un gatto o un cane, è fonte certamente di una grande gioia, ma occorre avere anche una buona dose di responsabilità perché la convivenza sia felice. È facile innamorarsi di un batuffolo peloso, grande o piccolo che sia e, spesso, ci si lascia travolgere dall’entusiasmo senza riflettere accuratamente sulla decisione di accogliere nella nostra casa, vita e famiglia, un nuovo membro per tutta la durata della sua vita.

È sempre bene ricordare che, adottare un micio, non comporta solo piaceri ma anche dei precisi doveri. Gli animali non sono giocattoli da poter lasciare in un cantuccio una volta stanchi della loro presenza, abbandonandoli.

QUESTIONE DI STILE DI VITA

Chi ha uno stile di vita incompatibile con le esigenze di benessere sia fisico che psicologico di un animale, rischia di non essere un buon candidato per l’adozione di gatti, sebbene possa essere animato dalle intenzioni migliori del mondo.

Amare gli animali, volerli con sé sono requisiti importanti dell’accoglienza ma, se non esistono i presupposti per andare incontro ai loro imprescindibili bisogni di specie, l’amore maschera un personalistico desiderio di possesso.

È importante ponderare la scelta anche sul lungo periodo: oggi la medicina veterinaria ha fatto enormi passi in avanti per quanto riguarda la tutela della salute animale ed è molto probabile che un gatto resti al nostro fianco per dieci, dodici, quindici, a volte anche vent’anni.

Questo significa che dovremo saper anche pensare in prospettiva e comprendere che qualunque cambiamento interverrà nella nostra vita futura non potrà escludere un animale che dipende da noi e dalle nostre scelte.

All’inizio può essere complicato organizzarsi, darsi nuovi orari, un nuovo stile di vita e gli stessi animali potrebbero reagire con un po’ di smarrimento.

Ma sono difficoltà che si superano, come si conviene a qualunque gruppo unito che vuole restare tale.

Così come ci vuole cura nella decisione di procedere con l’adozione di gatti, e di altri animali in generale, altrettanta ce ne vuole quando la vita ci mette davanti a situazioni di grande cambiamento che non sappiamo esattamente come affrontare.

In entrambi i casi, è sempre possibile affidarsi ad un esperto che sappia guidarci, anche solo su un piano emotivo, nel fare le valutazioni del caso. Gli imprevisti possono accadere nella vita di tutti ma le soluzioni sono sempre accessibili alla volontà.

DOMANDE DA PORSI.

Prima di prendere questa decisione è quindi bene porsi alcune domande.

  1. Saremo in grado di occuparcene?
  2. Avremo abbastanza tempo da dedicargli?
  3. Siamo in grado di affrontare tutte le spese necessarie per lui?
  4. Ho avuto altri animali prima? Ho altri animali a casa?
  5. Ho posto per una lettiera in più?
  6. Come è composta la famiglia?
  7. Casa mia è sicura?
  8. Abbiamo una persona fidata a cui affidarlo in nostra assenza (vacanze, emergenze, ecc) o, in alternativa, la possibilità di scegliere per lui una buona pensione?
  9. Siamo certi, in tutta onestà, di poter affermare che stiamo decidendo di aprire la nostra casa ed il nostro cuore al nuovo membro non per accontentare il capriccio di un bimbo ma per una reale voglia di tutta la famiglia?

SE AVETE RISPOSTA A TUTTE QUESTA DOMANDE ALLORA POTETE CONTATTARCI!

E RICORDATE CHE PER LE VOSTRE FERIE LE NOSTRE VOLONTARIE SONO A VOSTRA DISPOSIZIONE!

Francesca Garioni, Presidente Organizzazione S.O.S. Randagi ODV dal 2010 ma volontaria dal 1993.