loader image
Balto e Togo, due famosi cani da slitta
Articolo a cura di Rosa Maria Garofalo
Nel lontano 1925 nella città di Nome, in Alaska, scoppiò una brutta epidemia di difterite e grazie alla cooperazione fra uomini e animali, si salvarono migliaia di vite umane.
Le condizioni meteo in città erano pessime perché infuriava il blizzard in tutto il territorio e non era possibile fare arrivare per via aerea da Anchorage, capitale dell’Alaska, il siero per salvare la popolazione colpita dalla difterite.
Per risolvere questo problema fu organizzata una staffetta o corsa del siero composta da 20 squadre di cani da slitta che dalla città di Nenana, Alaska, percorsero quasi 1000 km per portare il siero a Nome.
Due cani sono ricordati fra tutti: Togo che fece la parte più lunga e pericolosa del percorso e Balto che arrivò in città, portando a termine l’impresa.

La storia vera di Togo e Balto

I cani da slitta sono animali addestrati dall’uomo per trainare le slitte su terreni ghiacciati o sulla neve. Per secoli essi furono utilizzati come mezzo di trasporto, oggi invece sono sostituiti dalle più moderne motoslitte.
“Le razze di cani più impiegate nel trainare le slitte sono: Husky, Samoiedo, Groenlandese e Malamute” (citazione da Wikipedia).
Togo e Balto erano due Siberian Husky di proprietà di un musher di origine norvegese naturalizzato statunitense, Leonhard Seppala.
Musher significa conducente di cani da slitta e l’origine del nome si deve al suono mush mush che usano i conducenti per far avanzare i cani.
Seppala è ricordato sia per la famosa staffetta del siero contro la difterite del 1925, sia per aver selezionato la razza di cani conosciuta oggi come Siberian Husky.
Togo era considerato un semplice attaccabrighe, prima di essere identificato come un leader naturale e un cucciolo prodigio da Seppala.
Il cane aveva già mostrato prove estreme di devozione e resistenza da cucciolo, e da adulto aveva continuato a mostrare una grande intelligenza, salvando la vita della sua squadra e del suo padrone Seppala. Anche se Balto è maggiormente ricordato, fu in realtà Togo a fare il tratto più lungo e pericoloso della staffetta del siero.
Togo fu donato alla fine dei suoi giorni a un’amica di Seppala che viveva nel Maine, morì all’età di 16 anni.
Dopo la sua morte, il cane fu imbalsamato ed esposto all’Iditarod Trail Headquarters Museum di Wasilla, in Alaska.
Balto divenne famoso sia per aver portato a termine l’ultima parte della corsa del siero, sia per la grande popolarità dovuta ai media dell’epoca. Infatti, gli furono dedicati un cortometraggio e una statua con dedica al Central Park di New York.
Leonhard Seppala non fu mai d’accordo con la grande popolarità di Balto, perché riteneva che il vero eroe della staffetta fosse stato Togo.
Dopo la corsa, Balto fu acquistato insieme alla sua muta di cani per esibirsi in un circo.
Un commerciante notò le pessime condizioni di Balto e degli altri cani maltrattati dai circensi e quindi il commerciante organizzò una raccolta fondi per acquistare gli animali e farli vivere in condizioni migliori in uno zoo a Cleveland.
Balto morì all’età di 14 anni e il suo corpo venne imbalsamato e si trova a Cleveland, nel Museo di Storia Naturale.
Oggi Balto è considerato un eroe nazionale dell’Alaska.

Curiosita’

Dal 1973 si disputa in Alaska una corsa con i cani da slitta chiamata Iditarod, un percorso di 1600 km che unisce Anchorage a Nome.
Le gelide condizioni meteorologiche di queste zone sono adatte alle competizioni estreme e l’Iditarod Trail Sled Dog Race è la più celebre corsa con i cani da slitta che si tiene ogni anno in Alaska per ricordare la staffetta del siero.
Anche il cinema si è interessato alla vicenda di Togo e Balto con diversi film.

Film d’animazione:

• Balto del 1995;
• Balto – Il mistero del lupo, sequel del 2002
• Balto – Sulle ali dell’avventura, secondo sequel del 2004

Film drammatici e di avventura:

• Togo – Una grande amicizia, del 2019 con Willem Dafoe, regia di Ericson Core;
• Balto e Togo – La leggenda, del 2020 diretto da Brian Presley e interpretato da Brian Preley, Treat Williams e Brad Leland.
Il messaggio o morale di questa straordinaria storia vera, è il ricordo di due eccezionali cani, che insieme alle altre 18 squadre di cani da slitta, riuscirono a portare a termine un’impresa eroica per salvare migliaia di vite umane.
Oggi, comunque, grazie al progresso tecnologico, i cani da slitta non sono più usati per il trasporto delle merci o delle persone, ci sono le moderne motoslitte.
Inoltre, nei nostri tempi moderni, difficilmente una muta di cani finirebbe maltrattata al
circo, com’è accaduto per Balto e i suoi compagni.
ll circo e le manifestazioni in cui gli animali sono sfruttati e maltrattati non hanno più senso di essere e di esistere nella nostra epoca, si potrebbero benissimo organizzare spettacoli divertenti al circo senza animali come fa da anni le Cirque du Soleil.
Il famoso Cirque du Soleil, è una “compagnia circense canadese fondata nel 1984 da
Guy Laliberté, ex mangiatore di fuoco. La compagnia è dedicata all’allestimento di
spettacoli circensi senza l’utilizzo di animali. Lo spettacolo si basa solo su numeri di mimo,
acrobati, giocolieri, coreografati su un tema allegorico.” (cit. Enciclopedia Treccani.)